Idontlikethesmelloftherain

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lunedì 20 maggio 2013

L'inutilità 
Sapete, non ho mai raccontato una parte della mia vita. Una parte che tengo nascosta più o meno da quando son nato... Forse un po' mi fa paura o semplicemente non mi son mai reso conto davvero di quanto fosse importante per me. Credo che sia proprio così. Da piccoli non si pensa tanto alla famiglia: si cresce e si pensa che una madre e un padre, dei nonni, degli zii o dei cugini siano scontati.
Si danno per scontato parecchie cose da piccoli, fin quando che ti rendi conto che in questa vita nulla è scontato e soprattutto nulla ti è dovuto. O almeno così è sempre stato per me, poi se magari per voi non è così sono contento, non avrete sofferto come me almeno. E' davvero strana e particolare la mia storia e fino a poco tempo fa ero convinto fosse del tutto normale. Sono nato da una madre e un padre che non mi volevano, per caso. Una madre che ancora non era maggiorenne e un padre di ben 9 anni più grande di lei. Eppure eccomi qua, da ben 18 anni vivo, o perlomeno ci provo. Non ho mai sentito dire da mia madre che io sia stato uno sbaglio ma non ho mai sentito dire neanche il contrario. Le vere parole di mia madre che ricordo sono i rimpianti che tutt'ora ha. Il rimpianto di non aver potuto continuare la scuola a causa mia, il rimpianto di aver perso i suoi anni più belli e il rimpianto di non aver avuto mai una scelta diversa da quella che gli altri sceglievano per lei.
Io non sono stato una scelta e tante volte penso che al posto di mia madre non mi sarei comportata allo stesso modo... Probabilmente avrei abortito. Mio padre. Lui aveva 27 anni e era un ragazzo che aveva vissuto il divertimento dell'età di mia madre e adesso voleva trovare qualcuno con cui dividere la propria vita. Mia madre. Peccato che il suo carattere così pressante, possessivo fino al diventare violento per non perdere ciò che aveva gli sia stato fatale. Ha perso tutto. Me,mia sorella e mia madre. Accadde circa 6 anni fa, iniziarono i primi litigi, i primi schiaffi e le prime notti insonni. La mia casa era diventata un inferno e in quel periodo desideravo solo andare via con mia madre e mia sorella. Finalmente successe, dopo 3 anni finalmente mia madre andò via e iniziò un periodo di sacrifici. Mia madre lavorava,lavorava sempre ma anche cinque minuti che stava con noi riusciva a esser presente. Riuscivamo a stare insieme e a non sentirci soli anche se mio padre ormai non esisteva più... Certo non era facile ma sicuramente la situazione stava migliorando. Peccato che durò poco,molto poco. Ora stiamo andando verso una nuova situazione,molto peggiore di quella di 6 anni fa. La perdita totale del rapporto sia con mio padre che con mia madre. Ora soltanto mi rendo conto di come mai io sia così chiuso, così diffidente e poco fiducioso. Perchè la mia fiducia non la possiede nemmeno la mia famiglia. Sono io quello che si preoccupa quando succede qualcosa, quando qualcuno sta male, quando mia sorella ha bisogno. Io mi ricordo se c'è qualche visita, se abbiamo bisogno di qualcosa. Sempre e solo io. Mia madre ? Mia madre ha finalmente capito che la sua vita non era fatta per avere dei figli... Ma per continuare gli studi e avere una grande carriera che corrisponda le sue qualità. Non ha più voglia, non ha più interesse nel prendersi cura di noi. Mio padre ? A lui non è mai fregato niente. Ha sempre finto e quando dice il contrario ecco che si tira indietro nel caso noi facciamo un passo avanti. Che dire, è andata così. Magari un giorno riuscirò a trovare qualcuno che si prenda cura di me, qualcuno di importante. So che è difficile, ma ci spero con tutto me stesso ...

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