Idontlikethesmelloftherain

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giovedì 27 dicembre 2012

COSA DOVRESTI SAPERE .

Questo Natale è stato strano, fuori dall'abitudinario. Partito benissimo, con tanta carica, tanta voglia di ricominciare e tanta voglia di stare bene. Volevo condividere questa felicità con i miei amici, avrei tanto voluto migliorar l'umore delle persone che amo. Sarebbe stata una grande soddisfazione. Sembrava anche che stavo per riuscirci...Invece.  E' difficile aiutare le persone, soprattutto quando non vogliono farsi aiutare, o almeno così sembra dall'esterno. Io non ci credo, non credo che esistano persone che non vogliono farsi aiutare, tutti abbiamo bisogno di qualcuno che si preoccupi per noi.
Certo, per un ragazzo è difficile mostrare queste emozioni. Tendiamo sempre fra noi a minimizzare tutto e ridicolizziamo ogni forma di umanità credendo che essa sia solo per "froci", per i deboli, non per noi "uomini veri". Quante volte mi è capitato anche a me di pensare lo stesso, ma la realtà è un'altra. Non è questo che ci fa uomini, ci fa uomini il riuscire a essere felici, il non nasconderci più e riuscire a vivere senza il disagio che proviamo costantemente nella società. Il sentirsi parte dinamica di questa umanità che non è estranea ma è parte di noi. Quando scrivo su questo Blog, molto raramente ultimamente, non trovo le parole. Mi è molto più facile prendere la mia Moleskine e iniziare a scrivere con una matita in mano tutto ciò che mi passa per la testa. Forse il computer non riesce a darmi le emozioni che la scrittura a mano mi trasmette.
In questo momento ho dei pensieri semplici e forse un po' banali da dire... E nonostante questo non riesco a esprimerli al 100%. Vorrei poter dire le parole più confortanti e più calde al lettore, vorrei poter trasmettere una solidarietà che sempre più va sbiadendo nella vita di tutti. Vorrei che nessuno si sentisse solo e che nemmeno si metta nelle condizioni di diventarlo. L'isolamento può proteggerti lo so, ma non ti aiuta nella crescita spirituale della persona. E' da persone coraggiose... Scegliere di rimanere da soli, contare solo sulle proprie forse ma questo non è la soluzione migliore. Cercare è la soluzione. 
Cercare qualcuno che condivida con te questa solitudine, che ti ascolti e ti consigli. Non una persona qualsiasi, potrebbe esser un'incompetente. Una persona simile a se stessi che meriti di ascoltare tutti i pensieri che nessuno conosce. E' difficile affidare tutto questo a qualcuno, da cosa puoi capire che sia giusta una persona anzichè un'altra. Ma se non si proverà mai, mai si troverà. Fidiamoci delle persone dopo averle conosciute, non pensiamo che nessuno riuscirà mai a comprenderci perchè non è così. Sono sicuro che anche l'amicizia vera riesca a sanare le ferite, anche il minimo affetto ti trasmette forza e fiducia. Non importa se quella persona la conosci da un anno o una settimana, l'amore inteso come "voler bene" è sempre un sentimento forte che riesce stranamente a muovere il mondo. Non serve contatto fisico, quello è una decorazione che cura solamente i mali del corpo, gli istinti ed è passeggero. L'amore spirituale è qualcosa di molto più grande, cura l'anima, ti rende felice e riesce così a non farti sentire mai solo. 
Lasciati andare e fidati, perchè c'è sempre una persona che ti ama e che ci tiene a te... Se non la trovi magari l'hai al tuo fianco e nemmeno te ne accorgi.

domenica 18 novembre 2012


SEMPLICEMENTE E SOLO AMORE.


Il problema è sempre lo stesso. Io che subito mi affeziono, che voglio far credere che sono difficile, che non mi lascio impressionare dalle semplici classiche frasi quando invece è semplicemente di questo che ho bisogno.
Io che credo di poter affrontare tutto da solo,che probabilmente penso di non aver bisogno di niente e nessuno per andare avanti quando sono quello che ne ha più bisogno. C’è che questo mondo ormai ha smesso di credere nei miracoli. Le persone intelligenti ci sono ancora tutte, ma tutte sono dannatamente ciniche e senza sentimenti. Tutte essendo intelligenti hanno capito che in un mondo dove tutto è sbagliato conviene essere sbagliati,adeguarsi.
Tutti l’hanno capito tranne me. Ormai nessuno più ama, nessuno più crede nel bene. Non si crede ai lieto fine e né tanto meno alle storie d’amore. Si crede solamente al sesso,alla famiglia da fare per essere persone per bene e a omologarsi nella società. Rimango ingenuo,rimango bambino e credulone ma questi sono i miei difetti. Questi li amo più di tutto me stesso,mi fanno sperare che se esisto io, potrà esistere qualcun altro che in silenzio proprio come me crede in ciò che credo io e che magari non lo dice. Continuare questa recita, continuare a vivere senza vivere veramente. Questa vita non l’abbiamo scelta noi, siamo capitati schiavi della società che ci è stata casualmente affidata. Il problema è sempre lo stesso. Io che amo e il mondo che non ama nessuno. Non abbiamo bisogno di niente, ma solo di amore. Non serve appagare i nostri piaceri. Ci basterebbe sapere che siamo importanti anche solo per una persona. Questo è il più grande scopo della vita di tutti noi. E non perché non siamo capaci di essere da soli ma solo per il semplice motivo che abbiamo bisogno e siamo dipendenti dall’amore. Io amo ogni cosa che mi circonda,amo i caratteri gentili,diversi,intelligenti,forti,protettivi. Amo l’umanità,amo l’essere femminile e l’essere maschile. Amo gli animali e le piante cosi come i fenomeni che avvengono sulla terra. Amo questo mondo ma non amo la società corrotta in cui vivo. Io spero in un mondo d’amore.
Tanti filosofi hanno parlato dello Stato ideale e della giustizia. Io suggerisco solo che basterebbe un po’ di amore,benevolenza,felicità disinteressata a cambiare la vita di tutti noi.

sabato 13 ottobre 2012

Il rispetto ? Cercalo nelle sorprese delle patatine.
Qual vergogna, ormai non capisco neanche perchè ogni volta che rimango deluso ci rimango così male. Da quel che ho capito di solito quando le cose accadono spesso,se non sempre,avrebbero dovuto farti abituare... Eppure io ogni volta casco come una pera e provo sempre le stesse emozioni.
Come mi vergogno, sono un povero illuso malato di alzheimer che dimentica la sofferenza passata e quando meno se lo aspetta fa ritornare ad aprire quelle crepe che ci son sempre state. E poi ecco che si richiudono, che sembrano guarite. Ma è proprio quando manca pochissimo per chiuderle definitivamente che qualcuno te le riapre senza neanche accorgersene. Non capisco come tante persone intelligenti siano cosi dannatamente acide e senza un minimo di tatto verso chi gli sta vicino. Si tratta di completa insensibilità giustificata da una pseudo-verità, come se non esistesse più il rispetto dei sentimenti altrui ma si ci sente in diritto di sparare cattiverie senza nessun freno solo perchè si vuole apparire intelligenti nella propria freddezza e nel proprio egoismo. Si è vero, chi si comporta così ha sicuramente una marcia in più di chi è fragile, sentimentale e debole. Ma, a mio parere, fra i due mali si può benissimo scegliere la giusta misura. Io sono il primo a essere schietto quando penso qualcosa e probabilmente sbaglio. Mi son reso conto che non sempre le cose che per me sembrano ovvie nelle storie degli altri, sono ovvie anche per chi le vive. E' facile giudicare, dichiarare una sentenza senza vivere le emozioni che ti legano a un determinato evento. Nessuno conosce nessuno, perfino io non conosco me stesso, come pretendo che qualcuno mi capisca. Eppure ho notato che veramente è solo questo che mi fa andare avanti, la "conoscenza" degli altri. Solo avendo relazioni sociali, i miei amici e le persone che voglio bene vicine riesco a rimanere sereno con me stesso. Ormai , dopo esser stato per tanto tempo male per una ragazza, non c'è più niente che mi fa pensare di essere innamorato di un'altra, sono passati mesi e ormai penso di averla dimenticata quasi completamente, adesso che credevo che tutto diventasse più facile e più bello, non immaginavo che invece la parte difficile è proprio questa qui. In questa realtà tutto è contorto, niente mi appare normale e niente è come raccontano i libri, come mi raccontavano quando ero un fanciullo ingenuo che credeva a tutto quello che sentiva uscir dalle bocche degli altri.
Niente ha un senso, niente ha più sapore, come se tutti i colori se ne fossero andati,perduti, la mia vita è in bianco e nero con momenti più chiari degli altri. Quell'allegria giornaliera tipica in me è scomparsa in una nube di magia che nel ricordo assomiglia più a un'utopia che al passato.

martedì 2 ottobre 2012

Come se nessuno sfogo riesca a ridonarmi la tranquillità. Urlare e combattere, ecco le uniche parole che comprendo.

Non ho più voglia di parlare, non ho più voglia di confrontarmi. 
Quale stimolo trovare in questo mare di gente che ogni giorno sa solo pugnalarti dritto al cuore senza neanche accorgersene ? Detesto la mia anima. Detesto tutto questo dolore che sto provando. A cosa servono i sentimenti, sono solo una stupida illusione di una futura felicità.
Non voglio accusare gli altri, ormai mi son rassegnato all'idea di poter riuscire a coesistere con questa società, ma piuttosto accuso me stesso che ogni volta mi lascio influenzare dagli altri. Lascio al loro il comando del mio umore e delle mie sensazioni. Tutto ciò è così schifosamente umano, non riesco a credere come tutti conviviamo sapendo che la nostra natura ha la priorità su noi stessi. Sto delirando ? Probabile. Non riesco a non arrabbiarmi quando mi ritrovo davanti a scene di vita quotidiana: a scuola,in famiglia o con gli amici quando anche la più piccola parola fuori posto ti ferisce e ti fa sentire impotente su te stesso. Io ci provo e ci riprovo a controllarmi, a cercar di rimanere indifferente. Vorrei essere abbastanza forte da poter decidere quali emozioni provare e quali no. Anzi, rinuncerei anche a provare emozioni di tutti i tipi, rimanere nell'atarassia totale, ma non avere questi alti e bassi che riescono soltanto a rovinarti l'esistenza.
Ci devo riuscire, voglio riuscirci. Se davvero la felicità non deve essere un punto di arrivo, ma uno stile di vita, io non ne vedo altri. Ma dipendere poi per cosa ? Per essere preso in giro per un certo periodo di tempo da una ragazza che magari neanche ti accontenta se hai voglia di fare sesso, e anche se ne ha voglia magari, in quel momento stai bene e poi ecco che appena passa un po' e sei più rilassato ecco che inizia a farti una predica e che ti trasmette tutte le sue ansie del tipo "Se un giorno ci lasceremo." A volte, nonostante sia nella natura umana cercare un'altra persona, preferirei restare solo a vita e andare avanti a seghe.
Adolescenza di merda. Piena di dubbi esistenziali,bisogni animali,voglie non appagate,più ormoni che globuli rossi nel sangue,rabbia repressa che non puoi mostrare,opinioni censurate e omertà. What shit.
E continuo così a combattere contro me stesso, contro la mia natura umana con le relative depressioni e sensi di colpa assurdi e peraltro insensati. Sono anche io un uomo, forse (o probabilmente) con qualche problema mentale, non riesco neanche a dare una definizione di normalità. Tutto mi appare sconvolto e senza il minimo senso logico. E continuo a chiedermi se sia io a essere così strano o tutti gli altri che si omologano alla massa. Ma questo continuo stato di malinconia e rabbia non può durare per sempre, ormai ho deciso. Voglio cambiare atteggiamento e non provare più niente. Qualsiasi cosa mi succederà sarà sempre banale e non più conseguenza di un mio stato d'animo. Riuscirò un giorno a trovare la mia pace,non so attraverso cosa e non so come, ma studierò per ottenere la mia tranquillità.

martedì 25 settembre 2012

Ma alla fine , cosa mi rimane ?
"Chiedo scusa in anticipo per questo post, strettamente personale e probabilmente senza niente di interessante."

Ho completamente perso la mia bussola, ho perso tutto. Il mio senso dell'orientamento adesso è andato a farsi fottere, anzi, a farsi violentare. E' stato usato da qualcun altro adesso, fino all'ultimo briciolo di energia.
Non trovo niente che mi possa motivare a continuare se non me stesso, ho perso l'appoggio di tutte le persone che mi sono sempre state vicine. Mia madre,mia sorella,i miei amici e i miei professori. Tutti. Nessuno comprende ciò che veramente provo, nessuno si rende conto di come la mia apparenza così forte e sicura di sè sia in realtà fragile e impotente. Sono determinato e ho una grande forza di volontà, faccio ciò che dico ma non per questo significa che anche io non soffra. Ho voglia di piangere. Ho tanta voglia di piangere e urlare. Dire che in realtà mi interessa, che mi interessa di questo mondo, di queste persone e di tutti. Non voglio più dire "Non me ne fotte" quando non è così. Continuo a portare avanti questa sceneggiata, non mostrando i miei sentimenti, non mostrando le mie debolezze e soprattutto non mostrando quanto mi senta vuoto nonostante tutto quello in cui credo. Studio,parlo,discuto e mi metto in discussione. Ogni cosa non la lascio passare ma cerco sempre di comprenderla, non voglio che mi si dia sottomano una verità già confezionata. Una legge senza capirne le ragioni. "Finiscila di controbattere." Questo mi sento ogni giorno,ogni ora,ogni secondo, ogni minuto... Posso anche esser forte, ma quando sei solo non sai mai quanto forte puoi essere. Perchè non è accettato questo mio modo di fare ? Perchè il mio chiedere spiegazioni è visto come un atto decisamente irrispettoso e maleducato ? Non manco di rispetto, io non ferirei nè offenderei una persona neanche con il pensiero. Anche quando sbaglia non riesco a offendere, sono sempre stato un povero illuso e soprattutto facilmente aggirabile. Certo adesso sono cresciuto e l'esperienza mi ha insegnato a distinguere chi merita o meno il mio rispetto. Non sono maleducato anche perchè non mi piace esserlo e tanto meno sono tamarro o volgare davanti agli altri. Ho dei modi un pò bruti, mi rivolgo con gentilezza se sto bene con una persona e se la stimo ma quando invece mi ritrovo davanti a una persona ignorante e stupida non riesco a non far notare il mio disgusto. Non sono mai stato ipocrita, nè mai vorrei diventarlo. Ma ho capito che la nostra società continua a sussistere di ipocrisia e in tutte le relazioni con gli altri bisogna fare "buon viso a cattivo gioco".
Io a volte ci penso a cambiare, vorrei diventare come tutti. Riuscire a avere una vita normale e comportarsi come fanno le persone attorno a me, riuscire a rispondere "Si va bene" quando mi rimproverano,quando mi consigliano,quando mi insegnano,quando mi impongono di non fare una determinata cosa. Ma non ci riesco. Non ci riesco... Sembro arrogante,presuntuoso e con un ego che potrebbe mangiarsi l'intero universo. Ma non è cosi ! Non sono presuntuoso, non ho scelto io di essere cosi, non so perchè sono cosi. Non me lo spiego e spesso non vorrei essere cosi. Spesso per non dire sempre. Io mi odio, mi odio perennemente nonostante dimostri il mio amore disinteressato per me stesso fregandomene degli altri. So che ne sono a conoscenza solamente io e nessun altro e so che non vorrei che nessuno lo scoprisse. Ma se non scrivo cosa mi rimane ? Mi rimane l'accumulo delle mie emozioni che non esterno e che poi scoppiano provocandomi solo problemi... Come già mi è capitato. Sono malato ? Sono pazzo ? Non lo so più. Vorrei tanto non aver questi pensieri e fare la vita semplice e ordinaria dove tutti ne fanno parte. Mi sono stancato di essere un "maschiaccio", un uomo intelligente che le piace la matematica invece della letteratura,un uomo che tiene testa a chiunque se necessario, anche un adulto o alla propria ragazza. Mi sono davvero stancato, ed è triste sapere che le cose non cambieranno mai e non puoi farci niente.

lunedì 24 settembre 2012

I dubbi si insinuano nelle crepe anche dell'anima più pura e una volta insidiati se ne andranno cosi come son venuti.
Decisamente non sono una persona stabile. Cambio idea ogni giorno e quello che penso oggi potrei non pensarlo domani. Quando inizio a scrivere su questo blog, cerco di liberarmi da ogni mia più piccola emozione, sperando che mi lasci cosi più serena nella vita quotidiana. Scrivo anche bozze perchè,a volte, la stanchezza causata dalla scuola, si fa sentire e non riesco a comunicare tutto quello che provo in un tempo cosi piccolo.
E cosa bizzarra quando cerco di continuare quello che provavo in quel momento non trovo più la ragione che mi spingeva a dire determinati pensieri invece di altri e cosi cambio titolo,testo iniziato e motivazioni per scrivere altro come se la bozza non fosse servita niente. Anche queste parole prima di essere un post pubblicato erano bozza e naturalmente sono cambiate completamente. Bizzarro come un sabato sera passato nella noia ti cambi umore e poi una semplice chiacchierata con qualcuno ti riesca a far cambiare umore nuovamente. Sono sempre più affascinata dalle mie emozioni, dai miei pensieri che non appartengono solo a me, ma a tutti gli esseri umani.
Quanto vorrei capire il nostro animo, quanto vorrei scoprire i segreti dello scopo della nostra esistenza, ho bisogno di conoscerlo perchè questa ignoranza e questo dubbio mi affligge. Non ho certezze e il mio animo è sempre più instabile... Rimanere in questa verità gravida di dubbi che non riescono a uscir fuori , che più ci provano e più vengono spenti sul nascere dalla società in cui viviamo. Odio questo mondo e odio il ritrovarci in una determinata epoca senza aver potuto scegliere di meglio. Forse non esiste un posto migliore per noi esseri umani, forse il paradiso è solo una leggenda o forse possediamo intelletto per il gusto di renderci la nostra vita insensata terribilmente complicata.
Il mondo è imperfetto, gli uomini e le donne lo sono, gli animali e la natura sono imperfetti, la vita a volte si manifesta quasi come un errore e la morte come un accidente. A quale spettacolo grandioso ci è concesso di partecipare. 
La vita muore ogni giorno e ogni giorno si rigenera, racchiude la finitezza e l'infinitezza insieme ! Esiste un Dio ? Siamo frutto accidentale o finale ? Esiste un perchè ?
Non si può ridurre un'intera umanità a un unico scopo. Siamo molto di più. Siamo ricerca, millenni di evoluzione, cambiamenti e divenire,morti atroci di persone rivoluzionarie e morti volontarie per lasciare leggenda della propria figura. L'insicurezza e la mancanza di fiducia in se stessi deve essere superata, tutte le persone che pensano e si domandano se la propria esistenza sia dovuta a "qualche cosa" sono importanti. Sono intelligenti e pensanti. Sono attive e la Terra ha bisogno di persone cosi ! Queste righe sono la millesima parte dell'esplosioni delle emozioni che sto provando stasera. Ogni discorso mi porta a scontri, ogni mio pensiero non è mai ben visto dalla società ma solo dai libri .
I libri, i filosofi raccontano il vero. Loro insegnano la vera e giusta condotta. Il vero sentiero di vita che va seguito per il sommo Bene, per la giustizia e la felicità comune di tutti. Ogni persona merita di essere felice, è un diritto ma anche una libera scelta, ma pensandoci, si può scegliere di non essere felice ?
Dipende, ci sono vari fattori che potrebbero influenzare questa scelta... E spesso succede di aver paura della felicità. Di aver paura di dipendere da essa e perdendola, di soffrire.
La sofferenza non piace a nessuno, ma non puoi buttarti con un paracadute e provare a volare se prima non sei spaventato a morte. Lo scopo dell'umanità è continuare con questa routine di sentimenti,esperienze e scoperte che si protrae nel tempo e che fa paura per quanto sia cosi perfettamente precisa. 

Voglio provare cosa significa decidere di non essere felice, per il brivido del diverso, per l'adrenalina della corrente e dell'acqua che spinge nella direzione opposta alla tua. Sola. Senza nessuno che mi accompagni, perchè esser aiutata non sarebbe una vincita vera. Anzi, sembrerebbe una scorciatoia che io non voglio prendere.
Ho manie di protagonismo ? Probabile. Mi rendo perfettamente conto che non sono un'eroina e che ciò che dico è strano e difficile da comprendere. Ma voglio continuare cosi, voglio continuare a esternare tutto ciò che penso, ai professori, ai miei genitori, ai miei amici e al ragazzo che incontro ogni giorno e che quando inizia a provarci con me e io gli confesso tutti i miei pensieri sembra sempre titubante. Voglio vedere cosa mi succederà nel futuro se continuo così, perchè di storie abitudinarie già ne ho viste troppe e, si sa, la ripetizione degli stessi eventi,seppur belli, stanca.

mercoledì 19 settembre 2012

Quando tenterai di ritrovar quello che avevi perso, saprai che non ne è mai valsa la pena.

Tutti crediamo nel "Amore". E prima di parlarne penso sia giusto spiegare cosa intenda io per "Amore". Non amore come innamoramento e voler star accanto ad una persona in particolare, ma amore che dà vita, amore che ci regala emozioni e affetto. L'Amore che è la forza di questo mondo. C'è chi lo ammette e chi recita la parte del sadico incredulo. Ma tutti,in cuor proprio, ci credono. Crediamo alla possibilità di trovare una persona che riesca a 'sentire' ciò che proviamo senza il bisogno di descriver ciò con le parole. A questa rara possibilità di trovare questa persona,poi, si aggiunge la speranza che voglia passar tutto il tempo della sua vita con noi. Che dolce illusione, siamo cosi fragili e allo stesso tempo così forti da poter prendere qualsiasi drastica decisione riguardo tanto sentimentalismo. Così come siamo legati alle nostre emozioni e ai nostri sentimenti riusciamo anche a metterli da parte per il nostro orgoglio e la volontà di cambiare le cose. Oggi nell'ora di filosofia la mia professoressa ha chiesto " Qual è per Aristotele lo scopo della vita umana?" E sapete qual era... La felicità. L'uomo vive con l'unico scopo di trovare la propria felicità. Ma allora tutto ciò che ci rende felici è giusto ? Ogni persona ha interessi e opinioni diverse. Vive in un contesto religioso e politico diverso , causa spesso di tante guerre. Allora come possiamo riuscir a trovare un principio obiettivo di giustizia ? Sinceramente non riesco a trovarlo così facilmente per tutti, d'altronde soltanto ora mi rendo conto di come le cose scontate e semplici che mi apparivano quando ero piccolina, adesso siano davvero dei veri e propri rebus. Prima credevo che quando una persona voleva bene ad un'altra persona era logico che corrispondesse. All'amore non può che corrispondere amore. Invece le cose non funzionano sempre cosi. Come al rispetto non corrisponde rispetto,come ad amicizia non corrisponde una vera amicizia. Non sempre quello che dai ti viene ridato. Anzi. Molte volte ogni cosa che dai viene buttata via con la massima non curanza. Perchè allora continuare ? Perchè sprecare altro tempo, con un'umanità che sta bene così, adagiata sui propri sbagli quotidiani e sulle tragedie che ci colpiscono tutti i giorni. Nessuno ha voglia più di cambiare. A tutti sta bene continuare a vivere come hanno sempre vissuto. Siamo diventati dei cittadini passivi e spenti che non fanno altro che esistere sulla Terra e riprodursi. Forse alcuni saranno felici della propria vita, ma io non riesco davvero a esserlo. Non vedo niente di veramente appagante e gratificante in una vita vissuta quotidianamente alla stessa maniera e che non ti dà un piccolo spazio per poter occuparti davvero di te stessa. Dei tuo interessi,piaceri e cosa davvero tu voglia fare nella vita. Ho cercato tante volte la felicità, l'ho bramata e desiderata con tutta me stessa. Ho sempre pensato che l'esser felice sarebbe stata la soluzione a tutti i miei problemi,ma non l'essere felice apparentemente...Essere solare,vivace e allegra come lo sono sempre stata. No. Io intendo quella felicità che riempe l'anima e scalda il cuore. Che riesce a rilassarti e rasserenarti senza un perchè. Una felicità perenne che riesca a donar pace al tuo spirito. 

Molte persone famose,scrittori,laureati,dottori e politici hanno deciso di incamminare la via della pace e della felicità. Sono riusciti a convivere in questo mondo vivendo la loro vita e isolandosi da tutto il resto. Ma questo mi sembra troppo semplice. Io, che ho sempre invidiato la felicità adesso invece non so se davvero vale la pena di esser felici se non si riesce a vivere in un mondo dove TUTTI siano felici. Non voglio sembrare generosa o ipocrita. Sono la persona più egoista a questo mondo, non mi interesso della mia famiglia e non mi interesso più di tanto nemmeno dei miei amici. Nè tanto meno a un ipotetico fidanzato... Io mi interesso solamente dell'essere umano. Ho come un istinto protettivo verso qualunque persona, non so perchè. Ho rispetto per la vita quando nemmeno sono convinta dell'esistenza di un'anima. Mi affeziono facilmente alle persone e ripongo tutta la mia fiducia in loro senza nemmeno conoscer bene chi mi ritrovo di fronte. Sono fatta così, ho fiducia nel prossimo e nell'umano sia maschile che femminile. Non credo serva dimostrarlo con le persone che vuoi bene, loro sono persone che ti sono sempre vicino e io sono sempre vicino loro e questo a mio parere è già tanto. Il mio dimostrare posso metterlo in atto solamente con persone che non conosco, che vedo poco, per far in modo che il tempo che non ho mi basti a lasciare qualcosa di buono nei ricordi della gente. In tutto questo discorso che sto scrivendo senza neanche più ricordar davvero di cosa volevo parlare, sono sicura che la felicità in ognuno di noi non debba esser cercata ma semplicemente deve esser messa in pratica. Se ognuno di noi si impegnasse a render felice gli altri avremmo qualcuno che ci renderebbe felice e questo è sempre motivo di gioia.
Io ho scelto un obiettivo diverso adesso purtroppo... Non ho scelto la felicità degli altri, perchè tutto ciò è un utopia, e sono anche io che affermando ciò la rendo tale. Ma purtroppo le esperienze sono quelle che sono e l'umanità nonostante i grandi sviluppi ancora non sa di cosa ha davvero bisogno.. Non ho scelto nemmeno la mia di felicità perchè sarebbe troppo banale e monotona una scelta simile. Io ho scelto la libertà. Ho scelto di conquistare le mie decisioni e le mie gratificazioni. Di riuscire a ottenere qualcosa solo dopo averla meritata e sperata per tanto tempo. Ho scelto di vivere la mia vita per la mia libertà e non per la mia felicità.. Anche perchè ne sono convinta, se voglio essere libera, non sarò mai felice nella vita. Ma va bene così, è una mia decisione e sono pronta ad accettarne tutte le conseguenze. Ho cercato di raggiungere e far raggiungere la felicità per tanto tempo senza risultati, forse parlando di libertà riuscirò a entrar questa volta nel cuore della gente ?

venerdì 14 settembre 2012

Volere bene qualcuno è sempre sinonimo di dipendenza ? Forse .

Ci sono tante persone al mondo che amiamo. Familiari, amici e primi amori. Probabilmente fin troppe. Si rischia, con l'amore e l'affetto che si prova per una persona, di diventare schiave ? La linea sottile che passa tra l'amare e il dipendere da una persona è sottilissimo.
Il mondo è amore, noi siamo amore perchè esseri umani. L'amore è quell'unica ragione che ci permette di pensare di poterci illudere che possa esistere sulla nostra Terra qualcosa di perfetto e compiuto. Perchè quando ami davvero una persona e sei convinto\a così di aver trovato quella persona che riesce a comprenderti fino in fondo e che sa tutto di te anche senza conoscerti da tanto tempo. E' allora che tutti pensiamo che questo ci dimostri l'esistenza di una "Perfezione" che magari ci permetterà anche un'altra vita in futuro.
Ma questa ,guardandola sotto tutti gli aspetti, non sembra un qualcosa di già preconfezionato e che ci guida verso una linea già percorsa da altri milioni di miliardi di persone nel corso della storia ?
Eppure questi sono interrogativi che non riusciremo mai a dare una vera e propria risposta. Rimangono cosi nel nostro incoscìo dormienti e noi allo stesso modo facciamo finta che non esistano. Ma sono semrpe lì pronti a ricomparire nel momento meno adatto. Questa dipendenza cosi forte dalla socialità con l'altro\a che non ci da la piena libertà delle nostre decisioni fa parte della nostra natura più insita e nascosta. Non è possibile farla scomparire del tutto ma io cerco ogni giorno di conviverci senza far mai prendere il sopravvento ai miei istinti. Detesto far prendere il sopravvento a qualcosa che neanche io conosco bene. Io voglio avere il controllo di me stessa almeno, il pieno controllo delle mie emozioni e della pseudo-dipendenza da persone che probabilmente non fanno altro che seguire ciò che fa l'umanità da tempo.
Anche il fidanzarsi è sempre stato un vero e proprio accoppiamento fra animali . Non abbiamo davvero niente di diverso. E  chi dice che noi proviamo sentimenti.. Beh cosa possiamo sapere  se quello che proviamo è semplicemente un gioco della natura umana o un sentimento della nostra anima ? Nessuno può dirlo con la massima sicurezza.
Io dico , forse in senso un pò egoistico, di pensare più al proprio benessere indipendentemente da altre persone. Una vera felicità e una vera serenità non è quella dettata dalla felicità scaturita nello stare con la persona che si crede di amare ma a mio parere risiede nella propria pace interiore che può esser scoperta solo con la soddisfazione personale e una grande stima di sè.
Certo per stimarsi bisogna avere le qualità, forse è anche per questo che tante persone si rifugiano nell'amore per esser felici.
Non trovando nessuna qualità in se stessi cercano una stima dipendente che sia quella di star bene se si riesce a conquistare una consorte per tutta la vita.
E allora cosa ci rimane ? Cosa siamo noi persone che hanno deciso di vivere diversamente ? E che vorremmo vedere tante cose cambiate in questo mondo ? Niente. Aspettiamo e vediamo come si evolvono le cose . Osserviamo con molta pazienza il tempo che scorre e occupiamolo come meglio possiamo. Perchè il tempo non è infinito per noi esseri umani e un giorno potremmo anche rimpiangere le occasioni perse e le esperienze non vissute.

lunedì 3 settembre 2012

Ogni frustrazione ha un suo inizio cosi come ha anche una sua fine.

Ogni cosa, anche la libertà , ha il suo prezzo. Per ottenere qualcosa, qualsiasi cosa, devi essere sempre pronto a rinunciarne a un'altra. E conquista cosi importante come la libertà comporterà sicuramente a un'altrettanto grande rinuncia. Come per esempio la serenità.
Sicuramente cercar a tutti i costi di essere liberi non ti da nessuna sicurezza, nessun punto di appoggio. Possiedi solo te stessa e la tua volontà. Non puoi contare su altro, e questo, per qualsiasi essere umano è impossibile da reggere mantenendo una pura sanità mentale.
Qualsiasi persona bramante di libertà sa di cosa sto parlando. L'essere sereni purtroppo è un qualcosa di altamente dipendente da qualcuno o qualcosa. Anche un evento stabile può donarci stabilità, ma questo implicherebbe anche come conseguenza la dipendenza di questo evento per la nostra serenità. Purtroppo non ci sono dubbi, la libertà comporta una continua frustrazione , simile allo smarrimento che difficilmente può essere stabilizzato. Unico modo per cercar di riuscirci è trovare una stabilità con la sola propria forza intellettiva. Ma questo richiederebbe una perfezione probabilmente sconosciuta a tutti gli esseri viventi. L'inizio della scelta, l'inizio del cambiamento coincide perfettamente all'inizio della solitudine, del totale isolamento e dell'abbandono a ogni tipo di rapporto non fisico , ma emotivo con qualsiasi persona. Non ci si lega più e questo anche se dà libertà allo stesso tempo crea un senso di vuoto incolmabile.
Cosa scegliere allora ? La libertà o la stabilità ?
Io mi schiero decisamente con la prima. Una canzone , La Fidanzata di J-Ax , ha una frase davvero pertinente al mio modo di vedere le cose: preferisco un'overdose di libertà che a una dose di galera. Ecco. Certo non vorrei sembrare cinica, non lo sono affatto. Sono molto sensibile all'amore,all'amicizia e ai sentimenti in generale. Anzi spesso sembro il contrario di ciò che sto scrivendo in questo blog ma in realtà nessuno che ci è accanto alla fine ci conosce fino in fondo. Nessuno conosce ogni particolare della nostra vita e ogni minima sfumatura del nostro essere. Quindi perchè rinunciare al piacere della libertà per una serenità apparente , dipendente da qualcuno ? Questa scelta è difficile è vero, ma ogni volta che la scelgo mi rendo conto che non ne potrei mai fare a meno, in nessun momento della mia vita.
Ogni giorno è una nuova scoperta, ogni giorno si cambia e cambiano le cose attorno a te. Cambiano le persone, cambiano gli interessi e cambi soprattutto la tua visuale delle cose. Questa è la libertà. Non è mai monotona, non è mai sempre la stessa. Un continuo vortice di vita che in pochi si cimentano . Ma una volta provato non si riesce più a farne a meno.
Perchè la stabilità dell'animo è bella e confortante, ma il rischio di una sensazione nuova ogni attimo che passa è tutta un'altra storia.
Ma son sicura che il perfetto equilibrio fra serenità e libertà esista, basta solo continuare a crederci e prima o poi tutte le frustrazioni del mio animo finiranno .

domenica 2 settembre 2012

Come pioggia che diventa lago, adesso sto riempendo a poco a poco questi attimi fuggenti.

Nonostante tutto, nonostante non ci sia stata data l'opportunità di scegliere adesso mi ritrovo come tutti in questo tunnel senza scorciatoie e senza vie poter ritornare indietro. Puoi solo proseguire o decidere di fermarti senza neanche aver cominciato.
Di sprecare però in questo modo la strada che ci è stata data da percorrere non mi stimola. Anzi , quest'occasione, anche se non decisa, non deve essere un motivo di spreco ma cercare di farla fruttare il più possibile. 
Cosa far fruttare ? Una scelta non voluta, ci regala una società già evoluta, un periodo storico già scritto e un stile di vita già progettato. Io voglio far fruttare non la vita che mi è già stata assegnata ma voglio conquistare la mia libera scelta che non ho avuto a 360°.
Una scelta azzardata. Sembra banale e scontata ma niente è più difficile che essere indipendenti da tutto e da tutti. Sei sempre legata a qualcosa che condiziona le tue scelte, le tue domande e le tue risposte. Può essere la società ma può anche esser semplicemente la tua famiglia, o un'amica e ancor più banalmente il tuo ragazzo.
Decisamente l'indipendenza non è bramata da tutti gli esseri umani, ci sono moltissime persone che si accontentano della loro vita già predestinata. Che non fanno altro che seguire le istruzioni che hanno trovato nella scatola senza cercar di reinventare e trasformare ciò che gli è stato donato. Perchè non poter scegliere magari di costruire con questi pezzi invece di una casa un bel palazzo di appartamenti ? Oppure creare un ponte . Una nave o un aereo. Certo mancano le istruzioni per fare ciò ma possiamo sempre usare il nostro cervello che, fortunatamente, se usato con coscienza funziona abbastanza bene.
Tutto in noi può esser stimolato da un qualsiasi fattore che riceviamo. Possiamo immaginare, parlare e descrivere ciò che vogliamo. Possiamo dare un'ampia veduta di qualsiasi cosa a chiunque vogliamo e riusciamo a comunicare tra di noi attraverso la parola, i gesti e soprattutto le emozioni. Ma queste sono proprio il nostro filo, la nostra rete che ci tiene legati senza poterci muovere liberamente. Molte persone hanno sempre cercato di dare il meglio durante il loro percorso. Persone virtuose hanno sacrificato la loro vita per dare il ricordo di un tentativo di libertà per sè e per gli altri. Persone che hanno contribuito alla nostra crescita e ci hanno aiutato ad arrivare fin qui. Cosa manca nonostante siano passati tanti secoli ? Perchè il nostro progresso deve essere cosi lento e allo stesso tempo cosi veloce ? Poco tempo fa con il femminismo, le prime donne hanno iniziato a prender voce in capitolo e a far sentire la loro voce nel mondo. Anche loro hanno voluto lasciare un ricordo importante per la nostra storia. E loro bravamano quello che gli uomini hanno sempre avuto senza mai apprezzarlo davvero. La libertà di essere liberi. Le donne conoscono benissimo la dipendenza, alcuna la desiderano e non possono farne a meno altre la maledicono ma allo stesso tempo non possono farne a meno, altre ancora e soprattutto grazie a loro hanno avuto il coraggio di abbandonarla totalmente e riuscire a bastarsi a se stesse senza aver bisogno di nessun altro.
Questa grande arma che noi donne abbiamo è sconosciuta al mondo. Si parla di scoperte, di innovazioni e di tecnologie create dagli uomini.
Uomini che sanno sempre cosa fare, come fare e soprattutto quando decidere di fare qualcosa. Uomini che però dopo aver dato frutto alla loro intelligenza ritornano a casa , tranquilli motivati dal denaro e dalla propria famiglia, che sia loro o dei loro genitori, che seguono ancora le istruzioni trovati nella scatola della loro vita. Cosa sono riusciti a fare questi uomini ? Hanno sviato quel percorso che gli era stato già prescritto ma non hanno completamente cambiato quella che era la lor storia e il loro destino. Non sono femminista anzi, posso affermare con sicurezza che molti uomini sono migliori di qualsiasi altra donna. Una differenza trovo tra l'uomo e la donna. L'uomo ha molte più capacità, più intelligente e più forte. Non si spezza dietro una giornata andata male, non si tormenta con numerose notti passate insonni. L'uomo vive la vita al 100%, non spreca un'attimo di quello che gli è stato donato e lo sfrutta fino all'ultima goccia.
Le donne invece non sanno mai cosa fare, si lasciano andare in facili incontri, o buttano una vita ad aspettare la persona giusta. Ecco cosa fanno. Ma , fortunatamente, ci sono eccezioni che riescono a donare quello spirito nascosto per tanto, troppo tempo di noi donne, a mio parere le vere donne. Le donne forti che hanno il coraggio di prendere la grande decisione. Di lasciare tutto quello che la storia ha raccontato e decidere di costruire la loro vita come cavolo vogliono loro. Non seguono la routine quotidiana insieme al successo della propria carriera. Loro iniziano a vivere al 101% e non solo riescono a donare la loro intelligenza al progresso per le prossime generazioni come fanno gli uomini ma loro iniziano partendo da se stesse a far cambiare le cose nel proprio presente. Sacrificano anima e corpo, ciò che l'istinto le suggerisce e che probabilmente avrebbe sempre voluto fare. Decide di utilizzare tutto quello che ha in possesso per riuscire a esser libera. Perchè non c'è sensazione più bella della libertà, dello star bene senza esser dipendente da un uomo o qualsiasi altro tipo di essere vivente. Perchè il vuoto che sentiamo e che tutti abbiamo non si colma con il sesso opposto o semplicemente con l'amore che proviamo per una persona. Si riempie con la libertà e con la forza che abbiamo nel prendere una decisione. Se siamo liberi e se scegliamo di essere liberi quel vuoto si colma, con o senza la presenza di una ipotetica compagnia.

sabato 1 settembre 2012

Ritroviamoci a scrivere questa volta non con segni su carta ma con battiti su una tastiera.

Non so perchè sto iniziando a scrivere in un blog. In realtà so benissimo che nessuno leggerà mai queste righe, del resto io sarei il primo a non farlo per pigrizia. Ma il mio scrivere non vuole puntare alla notorietà ma piuttosto a un piccolo sfogo egoistico che magari tocchi il cuore di qualcuno. Non voglio parlare di me, non mi piace farlo in qualsiasi occasione. 
Scrivo per me stesso, per le mie ore trascorse troppo spesso senza darne il giusto peso. Scrivo per non sentirmi cosi inutile rispetto a non solo la Terra ma l'intero universo.
Ogni secondo che passo della mia misera vita non faccio altro che chiedermi ; Sarà davvero questo il modo giusto di impiegare il mio tempo ?
La maggior parte delle volte la risposta che trovo all'interno di me non è mai un Sì netto.
Oscilla sempre fra un rispetto agli altri credo di si o semplicemente avrei potuto fare molto di più.
Non riesco a trovare un vero motivo o un vero scopo all'esistenza del genere umano. E' anche un discorso un pò troppo azzardato per una semplice diciassettenne che sta per diventare maggiorenne. Eppure è il mi chiodo fisso da quando lo riesco a ricordare. Perchè la vita, la vita che non abbiamo scelto di iniziare, deve essere anche controllata da persone che nemmeno conosciamo ? Come possiamo affermare di essere liberi senza neanche aver la possibilità di scelta delle scelte da prendere. Suona strano ma io mi sento cosi. Vedo che è cosi ovunque sei. Puoi scegliere se mangiare pasta o riso o ancora minestra ma non puoi scegliere quando mangiare. C'è l'ora di pranzo e a quell'ora la famiglia si riunisce per mangiare tutti insieme. Puoi decidere se dormire tre o otto ore ma la mattina sempre dovrai svegliarti. Viviamo in una vita già vissuta , in valori già rimandati da generazione in generazione, in un secolo dove siamo a conoscenza di come il passato sia riuscito a insegnarci che la sottomissione è sbagliata e che ogni uomo o donna ha pari diritti e pari opportunità di vivere.
Abbiamo avuto tanti, troppi esempi nel corso del tempo . Cosi tanti che adesso si sta cercando di farli svanire nel nulla. Fingere che  tutto il progresso evoluto negli ultimi anni sia solo una fantastica favola immaginaria . Sembra che nonostante sia tutto vero la gente normale, il classico cittadino, ancora non creda a quello che si trova davanti i suoi occhi. Allo sviluppo, alla voglia di fare di tanti uomini, alla voglia di migliorarsi e mettersi in gioco, e alla voglia di cambiare sempre di più il proprio pianeta. Nessun essere umano ha avuto il privilegio di scegliere di vivere per uno scopo ben preciso. Son cose che si acquisiscono con il tempo e che solo l'esperienza e la crescita può darti. Certo se avessi potuto scegliere adesso non sarei qui a scrivere su un blog da un pc alle 3:10 di notte per il puro gusto personale, no. Adesso se avessi scelto io sarei in un altro luogo ben più lontano da qui. Magari un universo parallelo dove ognuno sceglie e decide cosa fare del proprio tempo. Il tempo, gli anni che scorrono che farà diventare me ,semplice teenager, un uomo. Sono piccoli soffi di vita preziosi che non torneranno mai più indietro. Non potrò più riavvolgere il nastro per rivedere quella parte preferita che tanto adoro. Non ritornerà più. Passerà e ne arriverà subito un'altra, più bella o più brutta. E nessuna sarà mai uguale all'altra. Non si ferma il tempo, ed è l'unico vero nostro possesso di valore che nessuno può toglierci. La vita, il tempo e poi la morte indicano l'inizio , la durata e la fine. La prima e la terza sono inaspettate ma ciò che si trova nel mezzo è quello che da la differenza fra un 'esistere' e un 'vivere'.
Lasciare le proprie impronte, il proprio ricordo e riuscire a comunicare qualcosa che sembra essersi perso per sempre. Questo è il mio sogno. Riuscire a donare fiducia, perchè io ne ho ancora tanta nell'uomo. Ho una grande fiducia nel prossimo e nella vita. Non credo alla morte, alla fine e alla rassegnazione. Questi momenti finiscono, passano. Ma la fiducia e la voglia di ricominciare si fa sentire sempre. A ogni nuovo passo, a ogni nuova scoperta e in ogni momento del nostro tempo siamo noi a decidere se passare da un certo limite di tempo all'altro senza modificar niente o se cercar di mutare ogni piccola cosa attraverso il nostro essere.