Idontlikethesmelloftherain

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sabato 13 ottobre 2012

Il rispetto ? Cercalo nelle sorprese delle patatine.
Qual vergogna, ormai non capisco neanche perchè ogni volta che rimango deluso ci rimango così male. Da quel che ho capito di solito quando le cose accadono spesso,se non sempre,avrebbero dovuto farti abituare... Eppure io ogni volta casco come una pera e provo sempre le stesse emozioni.
Come mi vergogno, sono un povero illuso malato di alzheimer che dimentica la sofferenza passata e quando meno se lo aspetta fa ritornare ad aprire quelle crepe che ci son sempre state. E poi ecco che si richiudono, che sembrano guarite. Ma è proprio quando manca pochissimo per chiuderle definitivamente che qualcuno te le riapre senza neanche accorgersene. Non capisco come tante persone intelligenti siano cosi dannatamente acide e senza un minimo di tatto verso chi gli sta vicino. Si tratta di completa insensibilità giustificata da una pseudo-verità, come se non esistesse più il rispetto dei sentimenti altrui ma si ci sente in diritto di sparare cattiverie senza nessun freno solo perchè si vuole apparire intelligenti nella propria freddezza e nel proprio egoismo. Si è vero, chi si comporta così ha sicuramente una marcia in più di chi è fragile, sentimentale e debole. Ma, a mio parere, fra i due mali si può benissimo scegliere la giusta misura. Io sono il primo a essere schietto quando penso qualcosa e probabilmente sbaglio. Mi son reso conto che non sempre le cose che per me sembrano ovvie nelle storie degli altri, sono ovvie anche per chi le vive. E' facile giudicare, dichiarare una sentenza senza vivere le emozioni che ti legano a un determinato evento. Nessuno conosce nessuno, perfino io non conosco me stesso, come pretendo che qualcuno mi capisca. Eppure ho notato che veramente è solo questo che mi fa andare avanti, la "conoscenza" degli altri. Solo avendo relazioni sociali, i miei amici e le persone che voglio bene vicine riesco a rimanere sereno con me stesso. Ormai , dopo esser stato per tanto tempo male per una ragazza, non c'è più niente che mi fa pensare di essere innamorato di un'altra, sono passati mesi e ormai penso di averla dimenticata quasi completamente, adesso che credevo che tutto diventasse più facile e più bello, non immaginavo che invece la parte difficile è proprio questa qui. In questa realtà tutto è contorto, niente mi appare normale e niente è come raccontano i libri, come mi raccontavano quando ero un fanciullo ingenuo che credeva a tutto quello che sentiva uscir dalle bocche degli altri.
Niente ha un senso, niente ha più sapore, come se tutti i colori se ne fossero andati,perduti, la mia vita è in bianco e nero con momenti più chiari degli altri. Quell'allegria giornaliera tipica in me è scomparsa in una nube di magia che nel ricordo assomiglia più a un'utopia che al passato.

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